Ripristino Tastiera Amiga 1000

In questo articolo vi voglio parlare di come ho affrontato il ripristino della tastiera dell’ Amiga 1000 da evidenti segni di ruggine che hanno danneggiato il basamento metallico su cui sono montati tutti gli switches dei tasti.

Cercherò di descriverla a fasi visto che il processo è stato abbastanza lungo:

Dopo aver tolto le plastiche della scocca superiore/inferiore per prima cosa ho dovuto smontare uno ad uno tutti i tasti attraverso questo “santo” strumento che mi ha permesso di preservare gli incastri con gli switches.

Successivamente mi sono accorto che il basamento metallico aveva diversi punti di ruggine più o meno estesa su cui sono dovuto intervenire con della carta vetrata fine per eliminare tutta la corrosione che si era venuta a creare ed il risultato è stato questo.

Dopo questo passaggio ho trovato un’altra magagna ovvero lo switch del tasto 7 del tastierino numerico era parzialmente frantumano nel punto di incastro.

Furbamente incollato, da chi me l’ ha venduta in modo che non si vedesse, quel pulsante era inutilizzabile…eh già…chi mai penserebbe di andare a schiacciare tutti i tasti della tastiera di un’ Amiga 1000 quando ti trovi davanti per davvero tutta la bellezza di questo pezzo di storia commodoriana ormai introvabile e per di più ricercatissimo???

Fortunatamente tramite canali online è ancora fattibile riuscire a trovare pezzi di ricambio usati e quindi sono in attesa dell’arrivo dello switch ma per il momento andiamo avanti…

Dopo aver spazzolato via tutta la ruggine ho provveduto a spennellare con molta calma e precisione tutti i punti incriminati dandoci dell’aggrappante per metalli.

Il giorno seguente ho ripassato le zone in cui avvo dato l’aggrappante con ben due mani di nero opaco da bomboletta che mi hanno permesso di recuperare completamente il basamento metallico ottenendo un buon risultato come si evince dalle foto seguenti.

A questo punto, dopo aver controllato la bontà di tutti gli altri switches sono passato alla fase si sbiancamento dei tasti che avevo accuratamente messo in un paio di piatti di plastica all’inizio e con un bel mix di Oxygen 30Vol. + Bicchierino di Vanish Oxi + 150ml di acqua è passata sia la paura che il giallo limone.

Infine è arrivata l’ultima fase ovvero il montaggio di tutti i tasti e su questo voglio fare una importante precisazione relativamente ad alcuni di questi che richiedono uno attenzione molto particolare.

Ci sono i tasti Enter, Shift SU, barra spaziatrice del layout principale e il tasto ENTER, numero 0 del layout del tastierino numerico che hanno dei ferretti metallici incastrati sotto.

Per toglierli come per rimetterli questi ferretti hanno bisogno di una piccola pressione da parte di un cacciavite piatto di quelli da orologiaio primo di poterli estrarre o rimettere tramite l’incastro meccanico con il suo switch.

Ho fatto qualche foto del tasto “ENTER” e “Barra Spaziatrice” come esempio per cercare di ricordarsi come sono messi visto che sono parecchio nascosti.

Giusto per farvi capire la difficoltà anche le foto stesse non rendono giustizia.

Per non sbagliare mi sono fatto anche un piccolo promemoria :))))))))))))))))

Eccoci arrivati alla fine di questo articolo con il ri-montaggio di tutti i tasti perfettamente lindi e sbiancati come erano in origine in attesa del tasto 7…

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ACA – Amiga Classic Accelerator

Oggi vorrei parlarvi della mia esperienza personale legata alle ACA – Amiga Classic Accelerator, la scheda turbo per computer classici Amiga nello specifico il 1200.

Parto un pò da lontano dicendovi che prima di arrivare all’ aca sono stato un felice possessore di una Blizzard VIPER 1230 – Frequenza 28 MHz con FPU 68882 e 8 MB di RAM della Power Computing.

E’ stato un prodotto veramente valido che ho usato per diversi anni e nonostante fosse una scheda di “vecchia generazione” appartenente agli anni 90 non mi hai mai lasciato a piedi.

L’unico limite per cui ho deciso di cambiarla è stato il passaggio ad Amiga OS3.9 che richiede un quantitativo di ram nettamente superiore.

Oggi come allora la RAM è fondamentale con la sola differenza che oggi, costa praticamente niente.

Di seguito alcune foto che ho fatto prima di separarmene…

Tornando quindi all’ACA che ho acquistato posso dirvi che è dotata di un processore 68030 a 50 MHz inclusa la MMU con 128 MB di memoria ram.

1 MB di questa memoria è riservato per una copia della ROM del kickstart mentre il resto può essere usato come memoria di lavoro per programmi, giochi, utility e tanto altro.

L’ ACA1233n-55 è dotata della tecnologia IDE speeder che accelera la porta IDE interna dell’A1200 dando un pò di brio come tempi di accesso in lettura e scrittura.

Da quello che ho potuto capire documentandomi un pò, ho scoperto che il modello di punta (unico rimasto on line da poter acquistare) ha una memoria molto più veloce rispetto alla maggior parte dei modelli prodotti precedentemente, che utilizzano sempre un processore 68030.

Fortunatamente hanno mantenuto la compatibilità con PCMCIA: lo slot può ancora essere utilizzato, ad esempio per una scheda di rete.

Come tutte le schede acceleratrici che si rispettino c’è sempre il rovescio della medaglia ovvero che alcuni programmi/giochi/utility meno recenti non funzionano con i processori motorola 68030.

In questi casi, la scheda può essere disabilitata andando a spegnere il 68030 in modo da rendere nuovamente attivo il processore originale del 1200.

Oppure può essere ridotta la memoria fino a 0MB come “Fast Ram”, in modo che il 1200 ritorni allo stato originale senza alcun tipo di modifica e senza dover rimuovere la scheda.

Insomma, essendo un prodotto di nuova concezione permette veramente di fare un sacco di cose.

Dopo averla testata a fondo posso dire che è molto stabile, scalda poco (ho messo un dissipatore passivo giusto per precauzione) e l’ OS3.9 ne ha beneficiato sotto tutti i punti di vista.

Finalmente adesso ho la possibilità di usare un sistema operativo ottimizzato e velocizzato avendo a disposizione una “Real Gamer Machine“.

Ciaooooooo NERDONI!!!!!!

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Presenti a Brusaporto Retrocomputing 2019!!!

Esistono tanti eventi più o meno conosciuti, dove poter vedere, eventualmente utilizzare i nostri amati “retrocosi”. Uno di questi momenti, lo aspetto con molta trepidazione, come un bambino in fila alla biglietteria di Gardaland che aspetta di antrare, ed è Brusaporto Retrocomputing, detto anche Brusaretro.

Foto di gruppo degli espositori e dei simpatizzanti del 2019!

Per l’edizione 2019 abbiamo anche deciso di partecipare attivamente fermando un tavolo per esporre un po’ di cose assortite, tutte prodotte da Commodore.

In realtà oltre alle bellissime macchine, console e prototipi esposti, il vero valore di Brusaporto sono le persone che si incontrano, le storie che si sentono e l’interesse e la curiosità che si respira.

Come in una “fiera di settore” ci si può confrontare con persone che nel panorama italiano hanno partecipato anche da protagonisti a quei fantastici anni 80 dove l’home computer è nato, maturato ed invecchiato (non deceduto).

Partecipando a Brusaretro si sperimenta come la scena del retrocomputing sia attiva non solamente nel ricordare quant’era bello quando si faceva così tanto con così poco, ma anche nel creare continuamente accessori, schedine, software di ogni tipo: basti pensare ai giochi che vengono rilasciati ogni mese, ai contest di programmazione che spuntano qua e la, addirittura alle BBS in petscii!

A Brusaporto a noi “nerdoni” non manca nulla: appassionati, computer, videogame e novità stupefacenti si trovano tutte insieme nello stesso luogo e nello stesso giorno!

Ed ora un po’ di foto del nostro banchetto! Grazie a Daniele Lena, organizzatore e webmaster e a tutti quelli che si fanno in quattro per offrici questa bella giornata.

Nelle foto: commodore Plus4 (versione giochi invernali tenuti in Canada), commodore drean 64 (argentino), commodore 16 sigma (messicano), Amiga 2000 (espansa con scheda PICASSO), Amiga 3000 (questa è bella già così). (Eravamo così presi che ci siamo dimenticati di farci una foto di gruppo!)

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