Cogliamo volentieri l’invito di RetroCampus, complice la vicinanza geografica, per partecipare a Modena Nerd tenutasi il 7 e l’8 settembre ’24 nei padiglioni di Modena Fiere . Infatti insieme a Marzaglia, possiamo definire Modena Nerd l’evento nel quale giochiamo più in casa.
L’obiettivo di RetroCampus, e di Archeologia Informatica in particolare, è quello di far conoscere cos’era l’informatica ai suoi albori, quando poi è entrata nelle case con gli home computer e come si è poi evoluta negli anni ’80 e ’90. L’idea quindi è stata quella di contribuire in questa missione, con qualche esempio di CPU 8 bit, quelle più popolari dell’epoca, tramite una scelta di home computer che sotto al cofano montavano i suddetti microprocessori.
Ecco qualche foto dei nostri computer
MOS 6502
Zilog Z80
Per scrivanie 16:9
Motorola 6809
Il brutto anatroccolo di casa OlivettiGrazio a Dino Florenzi per la BIG ROM
Intel 8088
NEC V40 @ 8MHz
Infine gli “Off Topic”
Non poteva mancare l’A2000 con effetto vedo non vedo di Luca che come sempre suscita interesse e stupore e più l’Amiga A600 di Enrico, che ci ha raggiunti Domenica, trasformata in una vera e propria postazione da retrogaming
Bubble Bobble piace a grandi e picciniLa gen Z e come tengono i joystick
Siamo ai saluti
Alle ocio al dito, guarda dove tagliBello prendere il caffè coi propri beniamini del web
Inutile dire che associare la resa dei computer esposti solamente alle CPU che montano è limitante, perché agli occhi degli utenti un C128 con un derivato del MOS 6502 (0.95 MHz) appare molto “più bello” di un derivato (NEC V40) dell’8088 a 8MHz. Questo perché la qualità finale del computer (velocità, grafica, suoni, ergonomia) era dettata dall’insieme delle componenti hardware e software che componevano i computer, e non solo dalla CPU.
A parte queste considerazioni, che ci saremmo aspettati da qualcuno avvezzo a tematiche di retrocomputing, l’importante è che il “grande pubblico” abbia apprezzato l’esposizione e abbia trascorso un po’ di tempo provando su “real hardware” come era l’esperienza di utilizzo dei nostri amati retrocomputer.
Ci siamo certamente divertiti con gli altri compagni di stand, RetroCampus e tutti gli altri ospiti, e anche a sentire i racconti tutti uguali, ma allo stesso tempo tutti originali, delle persone che passando hanno scambiato qualche parola o intere ore con noi.
Vi lasciamo con altre foto dell’evento
I nostri computer in grande spolveroLuca arringa le folleAlle “sfettlatore” ufficialeAbbiamo creato un precedente pericoloso (cit. Bonanno)sorriso da “Hello world”Gabriele (spero di ricordare bene) detto anche “volpino” ne sa a pacchiEl0n Mu5k ti fa na pippaI vicini di VR ItaliaNico alfiere della BBSGianluca e le sue raritàDavide Survival Hacking e le sue creazioniPienone!Retroedicola Ludica e le loro pubblicazioni!Giovani leve cresconoThe presidentLa gen Alfa e gli strani modi di tenere i joystickDietro fanno a schiaffi e Alle se la giocaIl “Lodrighi”, mostro mitologico di fine livello di Altered BeastImpianto audio rubato ieri all’autoscontro F.lli InnocentiDavide Survival Hacking e le sue mini-creazioni
Quando sento parlare dei tempi d’oro delle Bulettin Board System, mentre tutti si animano e sorridono, pensando ai bei tempi andati, mi si stampa in volto un’ espressione ebete dallo sguardo vitreo ed inespressivo, come un italiano medio che si trovasse ad ascoltare la telecronaca di una partita di baseball insieme ad un gruppo di super tifosi degli Yankees!
Il motivo è semplice, ovvero che quel periodo non l’ho vissuto, vuoi per la tirannia dei miei genitori (che così facendo hanno creato un mostro), vuoi perchè, se anche avessi avuto un Commodore 64, mai e poi mai i tiranni (vedi sopra) mi avrebbero dotato di un costosissimo “adattatore telematico”.
Aggiungi che nell’immaginario comune, con quei cosi “attaccati al telefono”, se sbagliavi numero e ti scappava di chiamare tal Professor Falken, c’era la possibilità di scatenare un conflitto termonucleare tra Russia e USA, o più concretamente di vedersi recapitata una bolletta della SIP da 1 milione di lire…
‘tacci tua Matthew Broderick, colpa tua se non mi hanno preso il Commodore!
Il mio accesso alla rete telefonica è avvenuto successivamente con la nascita di quella immensa galassia di internet service provider. Avevo comprato un abbonamento che mi permetteva 20 ore di connessione al mese ad una cifra flat irrisoria, ma questa è un’altra storia…
Ora invece che sono un adulto socialmente ed economicamente emancipato, che a quella che una volta era la linea telefonica si connette anche la lavatrice, mai mi complicherei la vita cercando di collegarmi ad una BBS con il mio amato C=.
Ma da un po’ di tempo a questa parte le cose sono cambiate! Finalmente posso cancellare quell’espressione ebete dal mio volto, perché finalmente so cosa significa “frequentare” una BBS!
La BBS in questione la conoscono già in molti “addetti ai lavori”, e come set di caratteri usa il PETSCII, infatti è fatta per essere consultata con i nostri beneamati Commodore, ma non solo! Parliamo della BBS di RetroCampus, sviluppata dall’ uber nerd Francesco “Ciccio” Sblendorio.
Collegarsi non è complicato, partendo dallo strumento, ovvero il modem, esistono tantissimi kit di modem wifi per Commodore, o per i più pratici ce lo si può anche autoprodurre. Una volta in possesso di uno strumento per collegarsi al web, serve digitare l’indirizzo e la porta della BBS.
Lascio il link con le istruzioni da seguire per collegarsi.
La BBS di retroacademy non è un semplice esercizio di stile, al contrario cresce e si aggiunge sempre di nuove funzionalità.
Sotto vediamo una schermata piuttosto aggiornata al momento in cui scrivo.
Quante informazioni in 40 colonne…
Oltre alle sezioni divulgative di RetroCampus e RetroAcademy esistono tutte le aree degne di un portale moderno senza mancare le quelle amate dai più retro’.
La sezione delle testate giornalistiche mostra una scelta non banale delle fonti, ad esempio MedBunker, TPI, Il post, o Butac, solo per citarne alcune. Se siete dei veri nerd, la mattina a colazione, la rassegna stampa ve la fate dal vostro C64, mica sky tg24!
Per i più giocherelloni, la sezione games offre i classici tris, forza 4 (ci ho perso dei pomeriggi contro quel maledetto!) o le più mitiche ed ostiche avventure testuali, giocabili direttamente da BBS.
La sezione “servizi” però merita una menzione speciale. Mi è capitato a Brusaporto e poi a Bologna Nerd di vedere la funzione di download con salvataggio su disco ( su un disk drive 1541) di un gioco e la cosa mi ha lasciato a bocca aperta.
Cosa dire poi della moda del momento: la chat!
…ma chattare a 80 colonne con il computer dello zio ricco, non ha prezzo!
Ultimamente la chat si sta animando, e va di moda provare a collegarsi in chat con i dispositivi più disparati. Si sono visti C16 (ero presente in chat quando Francesco Gori stava ultimando i test sul suo modem per C16), C64, C128 a 80 colonne, Amiga, IBM e cloni 8086, PC windows e si vedono circolare ultimamente anche dispositivi android.
Un saluto da Nico dal suo IBM 5150 supercarrozzato, condensatori al tantalio tremate!
ma quel modem in alto a sx???
Sia chiaro, di BBS ce ne sono sempre state, ma in quest’era di social e di connettività sempre presente, abbiamo finalmente una BBS nuova, in italiano, che non solo richiama le BBS dei tempi d’oro, ma si apre a nuove funzionalità e originali offerte di contenuti, tipiche dei nostri tempi, senza dimenticare di restare “a nostra immagine e somiglianza”.
Quindi cosa aspettate? aprite il vostro emulatore di terminale petscii preferito, e troviamoci in chat!
Look “total black” per un collegamento di classe! (PETSCII art by Kody)