La BBS è morta… lunga vita alla BBS!

Quando sento parlare dei tempi d’oro delle Bulettin Board System, mentre tutti si animano e sorridono, pensando ai bei tempi andati, mi si stampa in volto un’ espressione ebete dallo sguardo vitreo ed inespressivo, come un italiano medio che si trovasse ad ascoltare la telecronaca di una partita di baseball insieme ad un gruppo di super tifosi degli Yankees!

Il motivo è semplice, ovvero che quel periodo non l’ho vissuto, vuoi per la tirannia dei miei genitori (che così facendo hanno creato un mostro), vuoi perchè, se anche avessi avuto un Commodore 64, mai e poi mai i tiranni (vedi sopra) mi avrebbero dotato di un costosissimo “adattatore telematico”.

Aggiungi che nell’immaginario comune, con quei cosi “attaccati al telefono”, se sbagliavi numero e ti scappava di chiamare tal Professor Falken, c’era la possibilità di scatenare un conflitto termonucleare tra Russia e USA, o più concretamente di vedersi recapitata una bolletta della SIP da 1 milione di lire…

‘tacci tua Matthew Broderick, colpa tua se non mi hanno preso il Commodore!

Il mio accesso alla rete telefonica è avvenuto successivamente con la nascita di quella immensa galassia di internet service provider. Avevo comprato un abbonamento che mi permetteva 20 ore di connessione al mese ad una cifra flat irrisoria, ma questa è un’altra storia…

Ora invece che sono un adulto socialmente ed economicamente emancipato, che a quella che una volta era la linea telefonica si connette anche la lavatrice, mai mi complicherei la vita cercando di collegarmi ad una BBS con il mio amato C=.

Ma da un po’ di tempo a questa parte le cose sono cambiate! Finalmente posso cancellare quell’espressione ebete dal mio volto, perché finalmente so cosa significa “frequentare” una BBS!

La BBS in questione la conoscono già in molti “addetti ai lavori”, e come set di caratteri usa il PETSCII, infatti è fatta per essere consultata con i nostri beneamati Commodore, ma non solo! Parliamo della BBS di RetroCampus, sviluppata dall’ uber nerd Francesco “Ciccio” Sblendorio.

Collegarsi non è complicato, partendo dallo strumento, ovvero il modem, esistono tantissimi kit di modem wifi per Commodore, o per i più pratici ce lo si può anche autoprodurre. Una volta in possesso di uno strumento per collegarsi al web, serve digitare l’indirizzo e la porta della BBS.

Lascio il link con le istruzioni da seguire per collegarsi.

http://www.sblendorio.eu/Commodore/Web

La BBS di retroacademy non è un semplice esercizio di stile, al contrario cresce e si aggiunge sempre di nuove funzionalità.

Sotto vediamo una schermata piuttosto aggiornata al momento in cui scrivo.

Quante informazioni in 40 colonne…

Oltre alle sezioni divulgative di RetroCampus e RetroAcademy esistono tutte le aree degne di un portale moderno senza mancare le quelle amate dai più retro’.

La sezione delle testate giornalistiche mostra una scelta non banale delle fonti, ad esempio MedBunker, TPI, Il post, o Butac, solo per citarne alcune.
Se siete dei veri nerd, la mattina a colazione, la rassegna stampa ve la fate dal vostro C64, mica sky tg24!

Per i più giocherelloni, la sezione games offre i classici tris, forza 4 (ci ho perso dei pomeriggi contro quel maledetto!) o le più mitiche ed ostiche avventure testuali, giocabili direttamente da BBS.

Gli artisti si possono stupire con la PETSCII art. Anche i Nerdoni ne parlano: https://www.nerdone.it/?p=281

La sezione “servizi” però merita una menzione speciale. Mi è capitato a Brusaporto e poi a Bologna Nerd di vedere la funzione di download con salvataggio su disco ( su un disk drive 1541) di un gioco e la cosa mi ha lasciato a bocca aperta.

Cosa dire poi della moda del momento: la chat!

…ma chattare a 80 colonne con il computer dello zio ricco, non ha prezzo!

Ultimamente la chat si sta animando, e va di moda provare a collegarsi in chat con i dispositivi più disparati. Si sono visti C16 (ero presente in chat quando Francesco Gori stava ultimando i test sul suo modem per C16), C64, C128 a 80 colonne, Amiga, IBM e cloni 8086, PC windows e si vedono circolare ultimamente anche dispositivi android.

Un saluto da Nico dal suo IBM 5150 supercarrozzato, condensatori al tantalio tremate!
ma quel modem in alto a sx???

Sia chiaro, di BBS ce ne sono sempre state, ma in quest’era di social e di connettività sempre presente, abbiamo finalmente una BBS nuova, in italiano, che non solo richiama le BBS dei tempi d’oro, ma si apre a nuove funzionalità e originali offerte di contenuti, tipiche dei nostri tempi, senza dimenticare di restare “a nostra immagine e somiglianza”.

Quindi cosa aspettate? aprite il vostro emulatore di terminale petscii preferito, e troviamoci in chat!

Look “total black” per un collegamento di classe! (PETSCII art by Kody)

Illusioni ottiche per i nostri Commodori

Questa cosa della PETSCII art mi sta prendendo la mano. Ho voluto tentare qualcosa di semplice ma efficace, per cui mi sono dilettato nella creazione in PETSCII di alcune famose illusioni ottiche. In futuro poi lo scopo sarà quello di assemblare i diversi PRG in uno slideshow, nel frattempo godeteveli singolarmente!

Se volete scaricare i PRG, ecco i link:

Disegnare PETSCII ART con PetMate

Sulle prime Pet Mate sembrerebbe un’app pubblicata per Play ed Apple store che cura il proprio cucciolo integrandosi con la domotica di casa, e magari esiste davvero. Ma nel caso dei nerdoni si parla di un altro PET ovvero del CBM PET. Questo cucciolo non ha bisogno di presentazioni tra noi appassionati.

Alla stessa maniera gli appassionati sanno che a bordo dei commodore erano presenti dei caratteri grafici che permettevano di disegnare elementi stilizzati come tabelle, cornici, ombre o cose simili, parliamo dei PETSCII.

Con lo stesso scopo, anche ASCII Corporation introdusse insieme a Microsoft i codici ASCII nel loro progetto comune: la piattaforma MSX, ma questa è un’altra storia…

Col tempo i programmatori hanno cominciato a divertirsi a disegnare schermate di benvenuto, di caricamento, addirittura giochi solo con PETSCII dentro a programmi in BASIC.

Sebbene i PETSCII non abbiano avuto la stessa fortuna della codifica ASCII, i nostalgici non hanno mai abbandonato l’arte del disegnare con questi caratteri.

Inoltre i tempi sono cambiati e per facilitare le cose gli editor sono sbarcati su windows, OSX e Linux. Mi sono imbattuto in uno di questi editor chiamato appunto PETMATE e mi sono divertito a ridisegnare il nostro loghetto/mascotte.

NerdOne, uno di noi!

Devo dire che l’editor facilita molto le cose e permette di disegnare, cancellare, spostare con una facilità in altri tempi impensabile, lasciando così spazio alla creatività.

Saranno occhiali, saranno ciliegie o sarà una cippa di… ehm, completa tu il disegno

Inoltre è possibile esportare il proprio lavoro in PNG, PRG, BAS, D64.

Allego il .bas, il .prg e il .png del PETSCII art nerdone, qualora volessi divertirti a provarlo sui tuoi dispositivi preferiti.

Ripristino di un Commodore 116

La famiglia 264 dei nostri amati Commodore ha sempre suscitato in me una serie di sentimenti contrastanti. Da un punto di vista, un sentimento di affetto per questa pecora nera, una sorta di “complesso della crocerossina” che ti porta a vederne gli aspetti positivi, il primo su tutti, la palette di colori offerti dal TED, poi il design, che con coraggio abbandona i colori e le forme delle serie precedenti ed esplora strade nuove, in ultimo un basic 3.5 che finalmente completa le lacune emerse dall’utilizzo della versione per C64.

Guardando l’altra faccia della medaglia, cominciano ad emergere invece cose che fanno storcere il naso, come il cambio del connettore del datassette e dei joystick che (per mere questioni commerciali) sbatte la porta in faccia alla retrocompatibilità. Per non parlare del software buggato nelle rom del Plus4, o della fragilità, limitatezza (e difficile reperibilità) del TED , cuore pulsante della grafica e del suono di questi sistemi. Insomma un progetto che sembra dimenticare gli aspetti che hanno portato il C64 ad essere il meglio dell’home computing: l’uso di sprite, musiche migliori rispetto ai concorrenti grazie al SID.

La storia della genesi e delle difficoltà inerenti alla progettazione di questa serie è conosciuta e reperibile in rete, eventualmente si potrebbe approfondire in un articolo a parte, invece riguardo al possedere queste macchine nella propria collezione, al cuore dell’appassionato collezionista non si comanda!

Avevo già nel mio “quiver” il fratellino minore C16 e la sorellona grande, il plus4, mi mancava l’animaletto domestico, quella specie di calimero tutto brutto tutto nero dai tasti gommosi, che tutti conosciamo come Commodore 116.

Eccolo li davanti il nostro Calimero

Il commodore 116 è un commodore 16 con i tasti gomma, ma con un layout dei componenti diverso, ovvero commodore ha progettato tre schede madri diverse per i tre modelli diversi. Visivamente il C116 ricorda il Sinclair ZX Spectrum e forse si voleva proprio inserire nel mercato dei “superlow cost”. In italia ce ne sono pochi perchè non erano venduti, erano stati fatti per il mercato tedesco dove commodore era molto forte.

Arriviamo al punto, dopo un po’ di ricerche sto per abbandonare l’idea a causa dei prezzi proibitivi, fino a quando non ne trovo uno che si accende ma presenta dei caratteri random a video. Visto il costo “giusto” decido di rischiare ad acquistarlo e di provare a ripararlo.

Il fatto di avere un C16 funzionante ha aiutato parecchio siccome i chip zoccolati all’interno sono gli stessi, per cui ho proceduto provando tutti i chip. Come ho detto si accendeva ma apparivano schermate random, guardando in rete e chiedendo nei gruppi molti davano la colpa alla rom BASIC, chi alla CPU, qualcuno incolpava il TED. Dopo averli provati tutti l’effetto non cambiava. Temevo che l’inc**ata fosse dietro l’angolo. Restava la PLA ed infatti era quello il chip danneggiato!
Dopo aver installato un PLA aggiustato, preso da un PLUS4 donatore, il tutto ha ripreso a funzionare, immaginate la mia gioia.

Tre schermate di garbage e l’ultima di test dopo la “riparazione”

Presenti a Brusaporto Retrocomputing 2019!!!

Esistono tanti eventi più o meno conosciuti, dove poter vedere, eventualmente utilizzare i nostri amati “retrocosi”. Uno di questi momenti, lo aspetto con molta trepidazione, come un bambino in fila alla biglietteria di Gardaland che aspetta di antrare, ed è Brusaporto Retrocomputing, detto anche Brusaretro.

Foto di gruppo degli espositori e dei simpatizzanti del 2019!

Per l’edizione 2019 abbiamo anche deciso di partecipare attivamente fermando un tavolo per esporre un po’ di cose assortite, tutte prodotte da Commodore.

In realtà oltre alle bellissime macchine, console e prototipi esposti, il vero valore di Brusaporto sono le persone che si incontrano, le storie che si sentono e l’interesse e la curiosità che si respira.

Come in una “fiera di settore” ci si può confrontare con persone che nel panorama italiano hanno partecipato anche da protagonisti a quei fantastici anni 80 dove l’home computer è nato, maturato ed invecchiato (non deceduto).

Partecipando a Brusaretro si sperimenta come la scena del retrocomputing sia attiva non solamente nel ricordare quant’era bello quando si faceva così tanto con così poco, ma anche nel creare continuamente accessori, schedine, software di ogni tipo: basti pensare ai giochi che vengono rilasciati ogni mese, ai contest di programmazione che spuntano qua e la, addirittura alle BBS in petscii!

A Brusaporto a noi “nerdoni” non manca nulla: appassionati, computer, videogame e novità stupefacenti si trovano tutte insieme nello stesso luogo e nello stesso giorno!

Ed ora un po’ di foto del nostro banchetto! Grazie a Daniele Lena, organizzatore e webmaster e a tutti quelli che si fanno in quattro per offrici questa bella giornata.

Nelle foto: commodore Plus4 (versione giochi invernali tenuti in Canada), commodore drean 64 (argentino), commodore 16 sigma (messicano), Amiga 2000 (espansa con scheda PICASSO), Amiga 3000 (questa è bella già così). (Eravamo così presi che ci siamo dimenticati di farci una foto di gruppo!)

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